Servizio foto-video con la strabiliante Valentina che ha indossato giubbotti e borse Misuri Firenze, noto marchio di cuoieria e pelletteria Fiorentina e scarpe harris per il lancio della collezione femminile.






Servizio foto-video con la strabiliante Valentina che ha indossato giubbotti e borse Misuri Firenze, noto marchio di cuoieria e pelletteria Fiorentina e scarpe harris per il lancio della collezione femminile.
Dopo giorni e giorni di prove alla fine ho trovato, a parere mio, un nuovo modo di creare E-commerce o solamente mostrare in maniera molto differente dalle classiche foto statiche, i prodotti o cio’ che un’azienda ha di meglio da offrire.
Tutto questo utilizzando la stessa tecnologia delle foto a 360 gradi impiegate nel GOOGLE STREET VIEW e dei piu’ complessi e dinamici virtual tour per ambienti.
In questo virtual che vado a mostrarvi, si puo’ capire tutte le potenzialità del prodotto e delle infinite maniere per sfruttarlo a pieno.
Buona visione:
https://www.arteeimmagini.it/tour/catalogo.html
Che dire…. sono veramente onorato che il mio tour virtuale della Chiesa di Santa Maria Novella sia veramente piaciuto e soprattutto sia andato sul loro sito internet.
Ringrazio le persone speciali con le quali sono entrato in contatto.
Questo e’ il LINK del tour virtuale della Chiesa si Santa Maria Novella.
In questo periodo ho cominciato a studiare qualche tecnica ed i procedimenti per arrivare ad una panoramica ed il successivo virtual tour .
Beh devo dire che ci sono dei procedimenti molto tecnici per quanto riguarda la foto nel suo complesso:
Lavorare con una testa panoramica, un fish eye 8mm e capire quante foto occorrono per ogni tipo di macchina fotografica ( full frame, aps-c, aps-h).
Usare la tecnica dell’HDR per ogni frame, e fino a qui beh abbastanza tranquillo….
I problemi arrivano quando si deve unire le singole foto: si passa da lightroom per i primi interventi, poi photomatix per l’unione in batch delle foto, per poi passare ad un programma di stitching , come lo chiamano in gergo, ed a questo punto uno dice “beh ho finito!!”…..NOOOO perche’ dove prima c’era il cavalletto adesso c’è un bel buco nero, quindi, perche’ non passare da Photoshop.
Ma prima di passare da photoshop bisogna creare una vista cubica e non sferica dell’intera immagine. Beh siamo a buon punto… ricostruito il pavimento o NADIR? fatelo per tutto il resto delle panoramiche e solo in fine potete ricostruire con altro software un bel VIRTUAL TOUR .
Clicca sulla foto per entrare nella visione SFERICA
Bisogna essere sempre preparati ad ogni evenienza, studiare e provare, e tante volte cancellare e ripartire da zero.
Ci sono tanti video, tanti corsi di fotografia ed altrettanti di ritocco, talvolta bisogna prendere il meglio da ciascuno, creare un proprio metodo e poi…. beh provare, provare, provare finche’ l’occhio non diventa allenato, e il critico che e’ in voi ti dice ok buona cosi’.
Ritoccare e’ difficile e soprattutto si rischia di andare oltre rovinando la foto stessa, salvare la texture della pelle senza renderla di plastica e’ un lavoro che richiede molto tempo, per fortuna Photoshop ci regala la possibilità ti lavorare con i layer che permettono di ritoccare, controllare e perche’ no ripartire da capo se spesso si fanno degli errori.
Nell’ottica di un lavoro che mi avrebbe portato a fotografare soprattutto primi piani di ragazzi e ragazze, ho fatto un bel pò di pratica per quanto riguarda il ritocco del ritratto, beh mai sentirsi soddisfatti perche’ c’è e ci sarà sempre da imparare, ma penso che un piccolo salto di qualità….
Da qui parte una nuova collaborazione con quest’azienda giovane ma che racchiude in se tutto ciò che la Toscana e Firenze in particolare ha di meglio.
Per la creazione di questo scatto ho voluto rendere al meglio la texture dell’etichetta e il profilo della bottiglia che sono due elementi particolari e caratterizzanti.
Ho pensato quindi a due scattiche potessero rendere al meglio ma che non si influenzassero tra di loro.
Ho fatto il primo scatto usando i 4 nuovissimi Elinchrome 500 elc pro hd usando a destra uno strip di 35×90 per il taglio netto di luce.
Dall’altra parte sempre uno strip ma a sua volta diffuso da un pannello diffusore per creare una luce piu avvolgente.
Per il fondo ho usato altri 2 elinchrome con parabola.
Per quanto riguarda il secondo scatto, ho usato solamente la luce proveniente dal fondo ed ho usato dei pannelli di schiarita di fronte all’etichetta.
Per il ritocco, a parte il fondere i due scatti, ho usato correzione colore e tonalità perche’ l’etichetta aveva un colore cangiante che andava dal nero al grigio/blu scuro e dovevo far tornare correttamente questa tonalità.
Ricordatevi sempre di usare il COLORCECKER.
Spero che anche lo schema possa essere d’aiuto.
Ecco il mio primo video !!!! Ho provato un nuovo canale per raccontarvi la mia passione.
Questa volta ho creato un set per fotografare dei muffins.
Vi spiegherò passo passo come e perché’ ho usato e posizionato le luci e vi farò vedere in tempo reale la risultante attraverso Lightroom.
Nelle domeniche noiose e piovose cosa c’è di meglio di tenere la mente attiva e fare qualcosa di costruttivo e creativo??
Beh questa volta mi sono orientato sulla fotografia di cosmetici ma rivisitata e ripensata più in chiave astratta.
Ho frugato nel beautycase della mogliettina e gli ho rubato un rossetto a costo di avere le dita mozzate.
Per quanto riguarda la prima parte della foto ho bloccato il rossetto con del biadesivo su uno stativo, in maniera tale da poter scontornare in un futuro tutto il rossetto compreso il contenitore.
Ho usato poi due flash con strip box, uno a sinistra della camera e uno a destra ma dietro al soggetto per creare un taglio di luce ed uno in alto sulla camera con uno snoot per creare un altro punto luce proprio sul rossetto.
Ho fatto quindi degli scatti provando ad usare altri diffusori davanti ai bank ma il risultato non era soddisfacente perché il rossetto era matt quindi le luci che si creavano sul rossetto erano troppo spalmate, a me piacevano delle luci più definite.
Ho fatto due scatti: uno con il rossetto frontale per avere tutta la scritta KIKO e l’altro col rossetto quasi di profilo che sarebbe stata le foto finale.
Per il secondo scatto, ho usato dei colori ad acqua, avendo cura prima di tutto di non sporcare J poi di non mettere tanta acqua ma di tenere il colore ad una densità elevata proprio per ottenere delle gocce allungate.
Senza toccare il set e la posizione delle lampade, ho fatto il secondo scatto facendo qualche prova fino ad ottenere delle gocce carine.
Il tutto poi l’ho passato a Photoshop facendo il miracolo.
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